ecografia

LA DIAGNOSTICA ECOGRAFICA OSTETRICA OGGI

 E’ oggi noto a tutti che l’ecografia bidimensionale o 2D è una metodica sicura ed efficace per lo studio morfologico e funzionale della cosiddetta unità feto-placentare. Essa può essere effettuata senza rischi fino dalla fase più precoce di sviluppo dell’embrione ed il suo impiego si estende poi con grande utilità fino al momento del parto. 

Le evidenze scientifiche attuali stabiliscono che le ecografie più importanti che possono essere effettuate in una gravidanza fisiologica sono: tra 5 e 9 settimane (conferma della vitalità embrionale e sede della gravidanza), tra l’11a e la 14a settimana (translucenza nucale, evidenziazione dell’osso nasale ed altre eventuali fini precisazioni morfofunzionali precoci ), tra 18 e 23 settimane (analisi della morfologia del feto, eventuale valutazione della cervice uterina [il collo dell’utero] e della velocimetria Doppler [indicativa del flusso di sangue] delle arterie uterine) e tra 32 e 34 settimane (studio della crescita del feto, rivalutazione morfologica più approfondita di alcuni distretti fetali ed esame con velocimetria Doppler della circolazione feto-placentare).  Mediante questi esami è possibile: stabilire sede ed evolutività della gravidanza, calcolare il rischio per difetti cromosomici e per alcune sindromi genetiche, valutare la probabilità di insorgenza di pre-eclampsia (malattia della gravidanza i cui sintomi principali sono l’ipertensione e la comparsa di edemi diffusi) e/o di riduzione della crescita del feto, diagnosticare le principali malformazioni fetali e stabilire il pattern di crescita fetale.

La tradizionale ecografia 2D resta quindi ancora oggi il metodo di base per il controllo della gravidanza con ultrasuoni.

Tuttavia, lo sviluppo tecnologico ha reso oggi disponibile una nuova metodica chiamata ecografia a tre ed a quattro dimensioni (3D&4D). Questa si basa sulla stessa tecnica utilizzata dall’ecografia bidimensionale classica, ovvero emissione e ricezione di onde ultrasoniche del tutto innocue per il feto e per la madre, in grado di fornire segnali di rimbalzo dei tessuti attraversati e quindi di ricostruirne le immagini, nel contesto di un utilizzo clinico a fini diagnostici. La ricostruzione di immagini tridimensionali statiche (eco 3D) e di immagini tridimensionali dinamiche (eco 4D in cui anche il movimento fetale viene registrato), è reso possibile grazie all’utilizzo di complessi algoritmi computerizzati che catturano ed organizzano una serie di numerose immagini bidimensionali, la cui somma permette la ricostruzione dei volumi delle strutture indagate. In parole più semplici, l’accostamento di tutte le sezioni bidimensionali classiche e la rielaborazione computerizzata permettono la ricostruzione della struttura intera e lo studio di superfici corporee fetali come il volto, gli arti o il tronco.

Teniamo a precisare che nel contesto di una ecografia 3D&4D finalizzata all’ottenimento di immagini fetali per i genitori, non si può prescindere dallo studio classico del benessere del feto quindi, più appropriatamente, preferiamo parlare di ecografia 2D-3D&4D.  La valutazione 3D&4D sarebbe quindi un dato aggiuntivo richiesto dai genitori che completerebbe l’esame standard pur non essendo strettamente necessario dal punto di vista medico (salvo rare eccezioni). L’utilità clinica attuale dell’ecografia 3D&4D è infatti limitata, tuttavia diverse pubblicazioni scientifiche hanno evidenziato che dopo questi esami il legame affettivo genitori-feto si stabilisce e si sviluppa significativamente. Infatti, attraverso la visualizzazione di forme gradevoli e facilmente comprensibili, la madre ed il padre acquisiscono una consapevolezza maggiore della gravidanza e del nascituro, attribuendogli un’immagine reale. Questo aspetto è stato chiamato maternal-fetal bonding e può contribuire al miglioramento del benessere psico-fisico della gravida e della coppia in attesa. Ulteriori utilizzi dell’ecografia 3D&4D sono legati allo studio morfologico dei rari casi in cui è purtroppo presente una malformazione strutturale. La ricerca scientifica sta contribuendo a chiarire gli ambiti di utilizzo e le applicazioni cliniche di questa nuova tecnologia.

L’ecografia tridimensionale è effettuabile a qualsiasi epoca gestazionale, dal momento del concepimento al terzo trimestre avanzato. Tuttavia le immagini fetali migliori possono essere ottenute tra 11 e 14 settimane, epoca in cui tutto il feto può essere visualizzato in una sola immagine o tra 24 e 28 settimane, epoca in cui ci sono discrete possibilità di movimento ed il volto presenta già una buona componente adiposa, che lo rende simile a quello del futuro neonato. Anche ad epoche gestazionali più avanzate lo studio 3D&4D del volto fetale è possibile con ottimi risultati, ma le percentuali di successo dell’esame si abbassano, per la presenza di limiti strumentali.

I genitori che, per loro scelta, desiderassero effettuare un’ecografia 3D&4D devono essere consapevoli che questa metodica presenta alcune limitazioni e che il risultato non può essere garantito al 100%.In generale, una buona visualizzazione dell’embrione prima della 14a settimana può essere ottenuta nell’80% dei casi circa, mentre immagini soddisfacenti della superficie del volto fetale possono essere ottenute in circa il 75-80% dei casi tra 26 e 28 settimane. La qualità delle immagini tridimensionali è strettamente dipendente dalla posizione fetale, dalla zona di inserzione della placenta e dalla quantità di liquido amniotico (in particolare dallo spessore della falda di liquido amniotico presente al davanti della superficie corporea da esaminare). Nel concreto, non sarà possibile ottenere immagini soddisfacenti se il feto rivolge la faccia verso il dorso materno e se la quantità di liquido amniotico tra la parete uterina ed il volto è scarsa (anche se esistesse una normale quantità totale di liquido amniotico). Qualora il risultato non potesse essere ottenuto al momento del primo appuntamento, alla madre verrà chiesto di fare una breve passeggiata oppure  potrà essere programmato un nuovo appuntamento dopo alcuni giorni, ovviamente senza alcun costo aggiuntivo. Durante l’esame sarà possibile stampare alcune immagini su carta o memorizzare le stesse insieme a brevi filmati su un compact disk per poi visualizzare il tutto su qualunque computer in formato JPEG ed AVI.

Non esitate a contattarci per avere ulteriori informazioni o riferimenti bibliografici relativi a questo esame, saremo felici di fornirvi tutti i chiarimenti e le informazioni a voi necessarie.

Cogliamo l’occasione per fare i nostri migliori auguri per la vostra gravidanza.

Commenti più recenti

25.07 | 12:37

Caro Giovanni, ho incontrato per caso questa tua pagina e non ho resistito ...